Gertrude Englert, nata il 06/11/1951 a St. Pölten in Austria. Dottoressa di pedagogia sociale, consigliera sistemica, terapeuta del motto „ce la faccio“, prestigiatrice terapeutica

Da direttrice di un centro interdisciplinario di intervento precoce per bambini diversamente abili ha potuto fare molte esperienze con i bambini e le loro famiglie.

Dal 2005 lavora anche nel proprio studio di consulenza e di terapia sistemica ad Aschaffenburg, vicino a Francoforte.

www.gertrude-englert.de

Cari bambini,

se volete potete colorare le illustrazioni come più vi piace.

Ma potete anche lasciare tutto com’è.

Molto, molto tempo fa viveva un piccolo principe incredibilmente vispo. Non era proprio piccolo, supervispo sì, molto, ma non piccolo. Veramente era alto per la sua età.

Gli adulti però lo chiamavano piccolo principe perché era ancora molto giovane. Questo lo faceva arrabbiare ma gli adulti non ne tenevano conto e continuavano a chiamarlo “piccolo principe”.

Non c’era niente da fare.

La casa del piccolo principe era un meraviglioso castello in mezzo ad uno splendido giardino. La sua famiglia era composta dalla regina, sua madre, e il re, suo padre.

I nonni reali, la regina nonna ed il re nonno, vivevano in un altro reame.

La regina madre stava tutto il giorno insieme a lui e se ne prendeva cura.

Cucinava il suo pranzo principesco, lavava i suoi vestiti principeschi e giocava con lui a giochi principeschi e gli voleva molto molto bene.

Il re padre naturalmente doveva sbrigare tutto il giorno diverse cose importanti nel suo ufficio regale e quindi non poteva trascorrere la giornata con il suo piccolo figlio principe.

Il piccolo principe lo sapeva molto bene e così aspettava ogni sera che il re tornasse a casa e raccontasse come avesse passato la sua giornata. Qualche volta giocavano insieme ai suoi esuberanti giochi principeschi preferiti poiché anche il re padre voleva molto, molto bene a suo figlio.

Eh già, lui aveva una meravigliosa vita principesca, se...