© Emons Verlag GmbH // 2016
Tutti i diritti riservati
Testi/Testo: Dirk Engelhardt
Fotografie: © Dirk Engelhardt
Traduzione: Enrico Castelli Gattinara di Zubiena
Progetto grafico: Emons Verlag
Informazioni di base sulle mappe: Openstreetmap, © Openstreet Map-participants, ODbL
ISBN 978-3-96041-032-4
Quest ebook è basato sull’edizione italiana pubblicata da Emons Verlag
Scopri altri luoghi interessanti sul sito www.emonsedizioni.it
Premessa
1_Il Banc dels Aliments |
Alimenti per i bisognosi
2_Il bar Bodega Marín |
Quattro chiacchiere sono comprese…
3_Il barbiere |
Lisci come bimbi, grazie a un vero rasoio
4_Barcelo-nette |
Dove stanno le ragazze più carine della città?
5_Bingo! |
La fortuna per due euro, caffè e torta inclusi
6_La bomba sulla parete |
Sorpresa in un quartiere dall’aria paesana
7_Il Bus del Barri |
Un’alternativa per i cacciatori di occasioni
8_Il Cabaret Berlin |
Vita notturna, come la vogliono loro
9_La Capella de Sant Cristòfol |
Benedizione delle auto nel nome di un santo gigante
10_Il Carilló |
Lo scampanellio nascosto
11_Carme Trias |
La moda made in Catalogna
12_Carrer de Sants |
La più lunga via dello shopping in Europa
13_Carrer Mühlberg |
Dure salite e scale mobili
14_Casa de la Barceloneta |
Oggi un piccolo museo
15_La Casa dels Entremesos |
Il centro della cultura popolare
16_La Casa Vicens |
La prima volta di Gaudí
17_Il catamarano Orsom |
Barcellona da una prospettiva del tutto nuova
18_La Cerería Subirà |
Il negozio più vecchio della città
19_Chinatown Badalona |
Concorrenza feroce nella zona industriale
20_Il cimitero del Montjuïc |
L’“altro lato” di Barcellona
21_La Clínica Barraquer |
Una clinica in pieno stile Art Déco
22_La colonia Castells |
Un villaggio al centro della città
23_La colonna metrica |
Un viaggio che ha cambiato il mondo
24_Il Comercial de Guarnicionería |
Un negozio, un museo o un museo-negozio?
25_Il delta del Llobregat |
Un parco naturale sulla pista dell’aeroporto
26_Il Dipòsit de les Aigües |
Una biblioteca universitaria in un’antica cisterna
27_Dos Torres |
Una villa con giardino per piaceri luculliani
28_La Escocesa |
Sfogo e rifugio per il talento di artisti graffitisti
29_L’Espai Sucre |
Un ristorante solo per i dessert: slurp!
30_Il fabbricante di chitarre |
Un laboratorio artigiano fra i negozi per turisti
31_La Fàbrica del Sol |
Scoprire l’ambiente in catalano
32_I fantasmi della città vecchia |
Un fantasma lo si può persino fotografare
33_La Farmàcia Enrich Murt |
Un capolavoro d’architettura modernista
34_La Filmoteca |
Un’oasi dei film cult nel quartiere del Raval
35_Fondo |
Una zona che non visita nessuno
36_La Font del Gat |
Un’oasi fuori dal traffico e dal rumore
37_Il Forte Piano |
Il laboratorio per un suono migliore
38_I Frankfurt’s |
Barcellona ama le salsicce di Francoforte
39_Funicular de Vallvidrera |
Verso l’alto per respirare aria di montagna
40_La Galleria dei profumi |
Eau de toilette squisite e aceto storico
41_La Galleria di Casanova |
Omaggio a Dalí
42_I giardini della torre dell’acqua |
Verso l’alto per respirare aria di montagna
43_Il giardino dei cactus |
Un gioiello nascosto di bellezze spinose
44_Il gufo |
Un gufo gigante veglia sulla Barcellona notturna
45_L’hammam |
Salute termale in stile arabo
46_La Herboristeria del Rei |
Dustin Hoffmann è stato qui dietro il bancone
47_Hostal La Paloma |
La discrezione qui è al primo posto
48_Hotel Peninsular |
Location per chi ha nostalgia della vecchia Barcellona
49_Gli ingressi dei palazzi |
La carta da visita di un palazzo è il suo androne
50_Jardí Jaume Viçens i Vives |
Passerella per sculture di animali
51_Jardí de Petra Kelly |
Poco parco, ma splendida vista dal Montjuïc
52_Kagyu Samye Dzong |
Un tempio buddhista in mezzo ai palazzi
53_I lavatoi di Horta |
Lavandaie in via dell’Acquafredda
54_La lettura della mano |
Passato, presente e futuro per 23 euro
55_La mano di Dio... |
…sembra molto umana
56_Media-TIC |
Dalla zona uffici al futuristico parco dei media
57_Il Mercat de Sant Antoni |
Un mercato rinnovato
58_La metropolitana automatica |
47,8 chilometri senza macchinista
59_Il Miba, museo delle invenzioni |
Invenzioni ancora non del tutto mature per il museo…
60_Il MNAC |
Ammirare la cupola è gratis
61_Il moderno Teatre Principal |
Il più antico teatro di Barcellona
62_Da Moritz |
La tradizione tedesca della birra a Barcellona
63_Il museo della canapa |
Due in uno: eccellenza architettonica e museo
64_Il Museu dels Autòmats |
Così giocavano i bambini cent’anni fa
65_Il Museu del perfum |
Vere gemme nel retrobottega
66_La Nao Victoria |
Il primo veliero che ha fatto il giro del mondo
67_Okupas nella Rambla del Raval |
Abito, dunque vivo
68_Omnium |
Entrare profondamente nel cuore dei catalani
69_L’ospedale Sant Pau |
Il più bello della Catalogna
70_Parc Central de Nou Barris |
Una delle rare aree verdi in città
71_Parc del Fòrum |
Come deturpare per bene una costa
72_Il parcheggio per motociclette |
Niente macchine in questo garage sotterraneo
73_La Pastelería Hofmann |
Finalmente una buona pasticceria a Barcellona!
74_Il Pavelló Mies van der Rohe |
A Barcellona sedersi sulla chair è purtroppo proibito
75_Il Pipa Club |
Bar nascosto, sala da concerto e museo delle pipe
76_La pista ciclabile sul fiume |
Uno dei pochi tragitti senza automobili
77_Il Pla de la Garsa |
Una taverna medievale di prelibatezze catalane
78_Il plastico della ferrovia |
Una stazione nella stazione
79_La Plaça de Lesseps |
Arte o cantiere?
80_Prohibito fijar carteles |
Poster con storia
81_Il Queviures Murria |
Una scimmia in vetrina
82_Rateros |
“Marcare elegantemente”: la nuova truffa
83_Il Refugi 307 |
Immergersi nei ricordi della guerra civile
84_La Reial Acadèmia de Medicina |
Legio VIII Augusta Pia Fidelis Constans
85_Il Rekons |
Acqua fresca per uno spuntino
86_Il Restaurant Semproniana |
Ottima idea per i bambini, rilassante per i genitori
87_La scuola di pittura |
Nudità in stile fra vecchie mura
88_La scuola di swing |
Lo swing a Barcellona è tornato di moda
89_I semafori |
Due vecchi signori illuminano il buio
90_Il simbolo dei massoni |
Molta storia sotto gli archi
91_Skateboard |
La tavola a quattro ruote è sempre in voga
92_Il sommergibile |
Dall’eroe catalano che costruì il primo sottomarino
93_Lo spazio coworking |
A Barcellona ho ancora una scrivania…
94_La spiaggia |
Nuotare accanto alla fabbrica
95_Lo Stand-up Paddle Surf |
Surfare senza vela, ma con umorismo
96_Strade di mobili |
Lunedì sera mercato dei mobili sulle strade cittadine
97_Tai Chi |
La boxe delle ombre all’ombra del parco
98_Il Taktika Berri |
Senza tapas manca qualcosa a Barcellona
99_Il teatro della magia |
Certi trucchi ci sembrano molto spagnoli…
100_Il tempio del benessere |
Rilassarsi in un ambiente esotico
101_La terrazza sul tetto |
L’ora blu sui tetti del Barri Gótico
102_La Tienda del Espía |
Tutto per gli spioni e i detective per hobby
103_La Torre Bellesguard |
Un Gaudí nascosco e ben custodito
104_Il Turó de les Tres Creus |
Una vista panoramica per romantiche ore serali
105_Vetrate J. M. Bonet |
Le vetrate per la Sagrada Família
106_La Villa sul Tibidabo |
Un palazzo in cui innamorarsi
107_Il WC di lusso |
Cinquanta centesimi per i propri bisogni al pulito
108_Woki Organic Market |
Un supermercato bio e un fast food in stile
109_Xocoa |
Barcellona: la capitale segreta della cioccolata
110_Yoga con Gracia |
Muoversi nella vecchia fabbrica
111_La Zona Factoría d’Art |
“Nella zona tutto è in movimento”
Galleria
Cartine
111 luoghi di Barcellona che devi proprio scoprire
Dirk Engelhardt
emons: Verlag
Barcellona, per la maggior parte delle persone, significa Sagrada Família, Park Güell, Casa Milà, Montjuïc e Barrio Gótico. Ah già, ci sono anche le Ramblas, quei noiosissimi vialoni da passeggio inflazionati da decine di negozi di souvenir tutti uguali. Purtroppo a Barcellona, molto più che in altre metropoli, il flusso dei turisti si concentra soprattutto sui percorsi degli autobus dedicati a loro, i rossi Hop-on, hop-off.
A molti non viene neppure in mente che in una città di più di un milione e mezzo di abitanti ci possano essere altre cose interessanti da vedere, oltre alle opere di Gaudí.
Né si pongono il problema che quando si va a Barcellona, in realtà non si è in Spagna ma in Catalogna. La Catalogna è un’altra cosa e i catalani, sono loro stessi a dirlo, non sono così aperti come gli esuberanti andalusi.
È la tanto decantata mescolanza tra seny e rauxa, cioè tra la ragione e il caos, a rendere così unica e indimenticabile questa metropoli affacciata sul Mediterraneo. E naturalmente anche una squadra composta da undici calciatori piuttosto capaci, che ogni tanto dimostrano la loro abilità al Camp Nou. Ma su di essa sono già stati versati fiumi d’inchiostro, quindi la possiamo tranquillamente lasciar perdere.
Passeggiando per le strade ci si può imbattere in piccoli e antichi negozietti della città vecchia dove il tempo sembra essersi fermato (e certe volte, purtroppo, anche il servizio). Alcune mete suggerite si trovano magari proprio accanto a zone turistiche superaffollate, come nel caso del Museo delle pipe in un vecchio edificio di Plaza Reial oppure della piccola Erboristeria del re al Barrio Gótico, che ormai fa parte della storia del cinema.
Alimenti per i bisognosi
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“Per i produttori di alimenti è più economico regalare quelli ormai invendibili piuttosto che distruggerli”, sostiene quasi scusandosi Jordi Peix i Massip, il vicepresidente della Fundació Banc dels Aliments. Questi cibi vengono raccolti dal banco alimentare e utilizzati per uno scopo veramente buono.
Il banco infatti è un’istituzione benefica che combatte allo stesso tempo la fame nella regione e lo spreco di cibo.
Info
Indirizzo Carrer dels Motors 122, 08040, Zona Franca - tel. 933464404, www.bancdelsaliments.org | Mezzi pubblici Carrer Motors (autobus 37, 109) | Orario Lun-gio 8-17:30, ven 8-14 | Un suggerimento Offerte anonime per il Banc dels Aliments possono essere fatte in tutte le filiali di La Caixa de Pensions de Barcelona, sul c/c 21000555310201930933.
Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione in Spagna ha toccato livelli record, e parallelamente è cresciuto molto anche il numero di persone a cui la banca ha fornito del cibo: nel 2011, diecimila tonnellate di alimenti sono state distribuite a 114.836 persone, per esempio attraverso organizzazioni come la Obra Social María Luisa de Marilach.
Negli Usa circa il 50% dei prodotti alimentari finisce tra i rifiuti, la più alta percentuale al mondo. In Inghilterra la cifra si aggira fra il 30% e il 40%, che è sempre una quantità incredibile. Quello che però il vicepresidente Peix non dice, è che molti barcellonesi hanno l’impressione che il banco aiuti solo gli stranieri, trascurando la popolazione locale.
La maggior parte dei cibi che si accumulano nell’immenso magazzino vicino al porto arriva al Banc dels Aliments direttamente dai produttori. Volgendo lo sguardo tutt’attorno si possono vedere bancali di cornflakes, succhi d’arancia, pane in cassetta, olive in barattolo, tortellini e scatolette di tonno. Tra l’altro non viene pagato nessun affitto per il magazzino, perché del costo se ne fa carico la Generalitat de Catalunya.
Ovviamente esistono anche i poveri che chiedono direttamente ai supermercati i cibi scaduti o scartati. Nei mercati della città poi, quasi tutti i rivenditori di frutta e verdura hanno i loro “clienti regolari”, il più delle volte dei pensionati bisognosi, ai quali a fine giornata distribuiscono i prodotti avanzati.
Nei dintorni
Il cimitero del Montjuïc (0.75 km)
Il fabbricante di chitarre (2.16 km)
Il MNAC (2.23 km)
Il Pavelló Mies van der Rohe (2.32 km)
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Quattro chiacchiere sono comprese…
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La Bodega Marín esiste dal 1916, e in questi cento anni non è cambiata molto. I proprietari del locale si chiamano Antoni e Tere e svariate riviste hanno già ampiamente parlato di loro. Prima di Antoni e Tere, il negozio era gestito dai loro genitori. Come ai vecchi tempi, qui ci si può far riempire le bottiglie vuote portate da casa direttamente dalle botti di vino, e chi non ne fosse provvisto può sempre comprare sul posto una tanica di plastica più o meno grande. I prezzi sono decisamente modesti: un litro di negro, vale a dire di vino rosso, costa 1,45 euro, così come il bianco, mentre un litro di Muscatel, che è un vino dolce, costa 3,80 euro, lo stesso prezzo di un litro di Malaga.
I vini provengono tutti dalla Spagna, claro, e molti dalla stessa Catalogna. Nella parte anteriore del negozio ci sono le bottiglie sigillate, tutte prezzate da Tere con targhette di carta scritte a mano. La maggior parte delle bottiglie proviene da piccole cantine locali, ma si può trovare anche del Freixenet.
Info
Indirizzo Carrer de Milà i Fontanals 72, 08012, Gràcia - tel. 932133079 | Mezzi pubblici Joanic (metro L4) | Orario Lun-ven 9-14 e 16:30-21, sab 9:30-15 | Un suggerimento Dopo l’aperitivo, un film? Al Cine Verdi, in Carrer de Verdi 32 a Gràcia, ci sono buoni film in versione originale.
Verrebbe voglia di assaggiare un Orujo, un brandy galiziano di ben cinquanta gradi, ma Antoni raccomanda piuttosto un Hierbas de Menorca. Anche il gin Mahon è molto apprezzato, sempre di Minorca, e garantisce un ottimo gin tonic.
Il Bodega è un tipico locale conviviale del quartiere Gràcia, e siccome ci si fa volentieri due chiacchiere, Tere prepara sempre un po’ di tapas. Ci sono anche le empanadas con il ripieno di tonno, formaggio, spinaci o sobrasada, e affinché le si possa distinguere tra loro, Tere le confeziona in forme diverse. Poi un foglietto attaccato alla teca delle empanadas spiega come orientarsi. Ci sono crocchette fatte in casa e specialità come jamon, fuet, queso Manchego o le boquerones en vinagre, ovvero le acciughe sotto aceto.
Non mancano ovviamente gli onnipresenti bocadillos, i piccoli panini che in realtà sono tranci di sfilatini farciti, e in inverno il caldo, un tipo di brodo.
Nei dintorni
Il gufo (0.6 km)
Il Forte Piano (0.67 km)
La scuola di swing (0.72 km)
Il Queviures Murria (0.73 km)
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Lisci come bimbi, grazie a un vero rasoio
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Imparato ha imparato: Alfredo Blanc ha studiato l’arte della rasatura fin dai primi rudimenti. È uno dei pochi barbieri rimasti a Barcellona e il suo negozio si trova in Carrer Gran de Gràcia, la strada principale dell’omonimo quartiere. Con la musica jazz ad alto volume cerca di sovrastare il rumore del traffico davanti alla porta della sua bottega. L’interno è arredato in modo semplice, in tonalità marrone scuro, i sedili sono comodi e ben imbottiti.
La rasatura standard costa quindici euro, servizio completo. La pelle del viso viene preparata con caldissimi asciugamani umidi e poi rinfrescata con una lozione alla menta e all’eucalipto. La schiuma è fatta in modo tradizionale, col pennello, poi Alfredo afferra un classico e affilatissimo rasoio.
Info
Indirizzo BCN Cuts Barbería, Carrer Gran de Gràcia 223, 08012, Gràcia - tel. 936111813 | Mezzi pubblici Fontana (metro L3) | Orario Lun-sab 10-20 | Un suggerimento Nella fabbrica di mosaici Camaleón, Carrer del Penedès (www.mosaicocamaleon.com), si può imparare a realizzare dei mosaici come quelli di Gaudí.
Il suo metodo consiste nel far diventare molto morbidi i peli, per tagliarli via con facilità.. Non bisogna avere alcun timore, Alfredo, come si sarà capito, padroneggia bene i suoi strumenti e se ci dovesse scappare un taglietto, lui conosce il rimedio per far rimarginare immediatamente la ferita.
Dopo la rasatura segue una nuova applicazione di panni prima caldi, poi freddi. Quindi un bel massaggio facciale, un po’ di polvere profumata, y ya está.
Fermi, non è ancora finita. Alfredo, con certi suoi coltelli speciali, si occupa anche dei peli che escono dal naso e dei ciuffi che sbucano dalle orecchie. Ogni cliente deve uscire dal negozio pronto a salire sul palcoscenico. Che un simile trattamento di benessere maschile sia un piacere è quasi inutile dirlo. E se si pensa che ogni uomo nella sua vita impegna circa 3.500 ore solo per radersi, non occorre farsi troppi scrupoli ad affidarsi qualche volta a mani esperte.
Naturalmente il salone offre anche il taglio di barba e capelli. I prezzi vanno dai dieci euro per l’accorciamento della barba ai quindici per il taglio di capelli, café con leche o una bottiglietta d’acqua inclusi.
Nei dintorni
La Casa Vicens (0.16 km)
Il parcheggio per motociclette (0.26 km)
La Plaça de Lesseps (0.26 km)
Vetrate J. M. Bonet (0.29 km)
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Dove stanno le ragazze più carine della città?
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Come si vede nel film Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen o nel più vecchio Auberge Espagnole, Barcellona è piena di fantastiche ragazze pronte a flirtare. Non si tratta solo delle catalane, ma di studentesse e giovani donne provenienti da tutto il mondo. Però attenzione! Una buena chica non è la stessa cosa di una chica buena, e la piccola ma importante differenza è meglio farsela spiegare da uno spagnolo.
Non sono solo le università, ma anche il business mediatico a richiamare ragazze carine nella metropoli catalana. Le innumerevoli agenzie di casting possono contare su una scelta molto ampia. Quando, verso le dieci del mattino, incontri in Carrer de Verntallat un certo numero di giovani donne attraenti e perfettamente truccate che aspettano fumando per strada, puoi star certo che qualche casa di produzione si è di nuovo messa alla ricerca di un’attrice per uno spot pubblicitario.
Info
Indirizzo Panchine sulla Rambla de Catalunya, altezza Carrer de Rosselló | Mezzi pubblici Diagonal (metro L3, L5, L7) | Un suggerimento È sempre bene fare attenzione alla mimica o alle mani di chi vi sta di fronte, perché da quello potete indovinare molte cose su come può evolvere l’incontro.
Dove altro si possono trovare creature così deliziose? Praticamente ovunque, di sera soprattutto nella città vecchia, nelle piazze del quartiere Gràcia o nei negozi e nei bar di Eixample. Ma come funziona un flirt a Barcellona? In generale come in qualsiasi altra parte del mondo, tenendo conto però del fatto che gli uomini a Barcellona non sono poi così intraprendenti come hanno la fama di essere gli europei del sud.
Alle ragazze di Barcellona, tuttavia, i timidi piacciono. Se in un bar avete trovato l’oggetto del vostro desiderio, si comincia con uno scambio di sguardi. Se la ragazza abbassa gli occhi o schiva una volta il vostro sguardo, non è un brutto segno. Di solito segue una risatina, poi quasi sempre si lascia convincere a prendere un drink. Qualche volta è addirittura lei a cominciare la conversazione. Ma siccome il rumore nei bar è spesso altissimo, in genere ci si avvicina quasi istintivamente, e poi ancora un altro po’, dato che per parlarsi bisogna quasi urlarsi nelle orecchie. Ancora domande?
Nei dintorni
Il Museu del perfum (0.52 km)
Il Restaurant Semproniana (0.54 km)
La Tienda del Espía (0.55 km)
Il Queviures Murria (0.64 km)
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La fortuna per due euro, caffè e torta inclusi
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Per i catalani appassionati del gioco c’è una sala bingo a disposizione in quasi ogni quartiere della città. La quota per una giocata è di soli 2 euro. In generale all’entrata bisogna mostrare la propria carta d’identità per essere registrati, e solo a quel punto… si spalancano le porte della sala!
Questi locali sono allestiti in uno spaventoso stile “Las Vegas” e l’annunciatrice, immancabilmente una donna, troneggia sopra una tribuna collocata accanto alla macchina automatica che dispensa le palline del bingo.
Info
Indirizzo Bingo Gran Via, Gran Via de les Corts Catalanes 642, 08007, Eixample - tel. 933011449 | Mezzi pubblici Passeig de Gràcia (metro L2, L3 e L4) | Un suggerimento Chi vuol vincere somme consistenti, deve comprare un biglietto della famosa lotteria di Natale (costo 200 euro) che distribuisce premi per una cifra complessiva di 2,5 miliardi di euro.
Ai tavoli, su ognuno dei quali c’è uno schermo che riporta i numeri usciti, siedono nella maggior parte dei casi persone anziane che trascorrono qui il loro tempo. Di solito si gioca il 90 Ball Game, con cartelle composte da colonne di numeri, tre orizzontali e nove verticali.
Prima di ogni giocata, delle hostess in uniforme percorrono la sala vendendo le cartelle ai vari tavoli. Appena comincia il gioco, un colpo spegne il brusio diffuso e tutti fissano l’annunciatrice che con voce annoiata legge ad alta voce i numeri appena estratti. È un esercizio ideale per imparare i numeri in spagnolo, visto che nelle sale bingo di Barcellona non è ancora stato ammesso l’uso del catalano: tutti i numeri vengono rigorosamente annunciati in castigliano, cioè in una delle due lingue ufficiali. La velocità è tutto! Chi annulla un’intera fila di una sua cartella deve gridare linea! e riceve un piccolo premio. Chi invece annulla tutti i numeri di una cartella deve gridare bingo! e riceve da una hostess un trofeo e la sua vincita, che in genere varia dai 200 ai 300 euro.
Per attirare giocatori, ogni sala offre di solito piccoli pasti straordinariamente economici o piatti con vari dolcetti che in effetti si possono consumare anche senza fare una piccola puntata. Ogni tanto si gioca anche a tombola e si possono vincere elettrodomestici o cesti pieni di prodotti alimentari.
Nei dintorni
Omnium (0.2 km)
I Frankfurt’s (0.31 km)
Rateros (0.33 km)
La lettura della mano (0.36 km)
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Sorpresa in un quartiere dall’aria paesana
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La Carrer Gran de Sant Andreu è la principale strada commerciale dell’originario paesino di Sant Andreu, che fino a cent’anni fa si trovava fuori Barcellona mentre oggi è completamente inglobato nella metropoli, pur mantenendo il suo carattere di piccolo borgo. Gli abitanti però sono preoccupati dalla prevista ristrutturazione del loro centro storico, perché le autorità municipali vogliono demolire alcune vecchie strade per ricavarne aree verdi. Chi abita a Sant Andreu è fermo nei suoi propositi e infatti ogni tre portoni c’è un manifesto che recita: Salvem el Casc Antic de Sant Andreu (salviamo il centro storico di Sant Andreu).
Tutti vanno fieri dell’indipendenza del loro quartiere che, con i suoi alberelli di aranci a bordo strada e i suoi bassi palazzi modernisti, trasmette ancora l’idillio di una Catalogna dimenticata da tempo.
Info
Indirizzo Carrer Sòcrates/Carrer Gran de Sant Andreu, 08030, Sant Andreu | Mezzi pubblici Sant Andreu (metro L1) | Un suggerimento Sul Carrer de Grau, all’altro capo del Carrer Gran de Sant Andreu, ci sono delle piccole casette con giardino. Nel giardino del civico 41 c’è una famosa miniatura che riproduce alcuni posti di Barcellona in stile naif.
La siesta dalle 14 alle 17, per esempio, è rispettata molto più rigorosamente che altrove e quasi tutti i negozi in quelle ore restano chiusi. In un palazzo all’angolo fra Carrer Sòcrates e Carrer Gran de Sant Andreu, all’altezza del primo piano, c’è un ricordo dell’insurrezione del 22 settembre 1842, quando il generale Prim protestò contro quello che secondo lui era un governo troppo liberale e contro la coscrizione.
Il ricordo è una bomba conficcata nel muro, ma è solo una delle tante che quel giorno piovvero su Barcellona. Il bombardamento venne ordinato dal colonnello Joaquín Baldomero Fernández-Espartero, che fece piazzare la maggior parte dei cannoni a Montjuïc, ancora oggi visibili. Sembra però inverosimile che la bomba sia arrivata proprio da lì, coprendo una distanza di dieci chilometri. In ogni caso il proiettile scosse il palazzo fino alle fondamenta. Quando qualche anno dopo venne completamente rinnovato nello stile allora in voga, l’Art Nouveau, gli operai trovarono quella bomba e la fissarono sull’angolo della parete esterna.
Nei dintorni
La metropolitana automatica (1.09 km)
Kagyu Samye Dzong (1.85 km)
La pista ciclabile sul fiume (1.99 km)
Parc Central de Nou Barris (2.04 km)
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Un’alternativa per i cacciatori di occasioni
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Lo si potrebbe definire un bus Hop on, but do not hop off!, oppure una variante al risparmio dei grandi tour cittadini che vengono offerti da due compagnie di bus panoramici che partono entrambe da Plaça Catalunya. Mentre per salire su questi bisogna sborsare circa 25 euro per un biglietto giornaliero che dà diritto a corse illimitate su tre tragitti, una corsa sul Bus del Barri della linea 120 costa soltanto 92,5 centesimi, se si usa la tessera da dieci corse che costa 9,25 euro ed è valida sia sulla metro che sugli autobus e i tram all’interno di Barcellona.
Il Bus del Barri è una versione in piccolo dei normali autobus urbani, con solo nove posti a sedere. Di solito li si trova liberi, la linea non è granché frequentata, d’altronde il piccolo bus non passa molto spesso. Grazie alle sue dimensioni però riesce a percorrere stradine che sarebbero davvero troppo strette per i normali bus panoramici.
Info
Indirizzo Partenza da Carrer de Manso, accanto al mercato Sant Antoni, 08051, Sant Antoni | Orario Lun-sab 7-21, partenza ogni ora, www.tmb.cat | Un suggerimento Tour guidati in italiano per la città vecchia (Barri Gótico e Raval) o escursioni in Catalogna vengono proposti dall’agenzia irBarcelona (www.irBarcelona.it).
Dopo la partenza dal mercato Sant Antoni si passa innanzitutto per il quartiere del Raval, di cui si possono guardare comodamente seduti i suoi tanti negozietti, le macellerie islamiche e i parrucchieri africani. Superata la Rambla del Raval il bus prende la direzione della statua di Colombo, poi costeggia il Port Vell fino a Pladel Palau. Dopo una rotatoria, percorre l’affollata Via Laietana in salita fino alla cattedrale, poi l’autobussino s’incunea nel Sant Pere Més Baix, che è un vicolo veramente angusto. Poco prima dell’Arc de Triomf, svolta in Carrer del Commerç passando davanti al Museo del cioccolato.
Al posto delle spiegazioni con l’auricolare degli Hop-on, hop-off, durante il tragitto si può far conoscenza con gli altri passeggeri o con l’autista. Ai passeggeri che scattano foto però può succedere di essere sgridati in catalano dal conducente, perché non è permesso fare foto, il che è ovviamente un’idiozia. Come assaggio della città vecchia, comunque, il giro vale la pena.
Nei dintorni
Il Mercat de Sant Antoni (0.08 km)
Il Rekons (0.31 km)
Hostal La Paloma (0.52 km)
Da Moritz (0.56 km)
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Vita notturna, come la vogliono loro
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Prima che il Cabaret Berlin occupasse questo spazio, il bar era un grande locale di table dance, che il più delle volte veniva chiuso dalla polizia. L’arredamento di allora, per praticità, è stato mantenuto dai nuovi affittuari.
Il lungo bar che attraversa il cuore dell’intero locale sembra una passerella alta. Al soffitto c’è ancora una sbarra, che adesso viene usata semplicemente come un bastone da tenda. Lungo le pareti ci sono molti angoli con cuscini e divani, aste per la pole dance e una gran quantità di velluto rosso.
Info
Indirizzo Carrer de Bailén 22, 08010, Eixample - tel. 934815191, www.berlincabaret.com | Mezzi pubblici Tetuan (metro L2) | Orario Gio-sab 21-5:30 | Un suggerimento A chi non piace il Cabaret Berlin, può provare il Marula Café in Carrer dels Escudellers 49, un piccolo club raffinato con clientela locale.
Il venerdì e il sabato alle 23:30 inizia lo show di un travestito che presenta vari numeri di cabaret. Qualche volta canta una vecchia canzone di Marlene Dietrich, ma a parte questo lo show ha ben poco a che vedere con il cabaret di Berlino. Col tipico abito da drag queen, porta avanti i suoi numeri con molte salaci allusioni al sesso, che tuttavia sono comprensibili soltanto agli studenti di spagnolo di livello avanzato.
Le attrezzature del club, con tutte quelle pertiche in giro, vengono usate dagli attuali gestori per alludere allo striptease o alla sua parodia, cosa che sembra divertirli immensamente. Spesso il pubblico è più interessante del programma di sala.
Al Cabaret Berlin si riuniscono infatti molti nottambuli di Barcellona. E ci si trova veramente di tutto, dagli adolescenti troppo cresciuti che ridono insieme alle loro ragazze, ai catalani panciuti che ballano con una birra in mano, fino ai gay eccessivamente curati con la camicia sbottonata al punto giusto, che dopo le due se ne vanno a rimorchiare.
Al contrario dei club più famosi come La Terrrazza o il Catwalk alla Barceloneta, nel Cabaret Berlin l’età media è decisamente più alta di quella dei teenagers. Attenzione però, se ci si presenta all’ingresso con una maglietta con su scritto FC Barcelona o roba del genere, la porta non si apre. Il dress code è molto rigido.
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